1950-1970 […] E la scultura napoletana riflette appunto questo stato di fatto che, sia pur più evidente nelle opere di un recente passato dove analogie erano ben visibili, trova ancora riscontro in queste in cui però la vitalità delle forme sciolte dai precedenti legami per una metodologica ricerca stilistica (Borrelli) è più evidentemente legata allo stato significante della rappresentazione umano-sociale… ad un piano poetico altamente qualitativo.
Ma l’equivoco a cui sono assoggettate le opere a nostro avviso è proprio in questa resa ambigua cioè non è chiaro se l ‘artista vogl ia in toto evidenziare la pura semanticità della materia scelta (plastica e indumenti disusati su tavole grezze) e in tal caso i riferimenti alla figura umana appaiono altamente fortuiti o invece tramite essi voglia evidenziare la metamorfosi umana con un intento appunto di dissacrazione e in tal caso crediamo che si attui in pieno proprio per il
contrasto evidente (e quindi di risalto per gli involucri di materia) tra la struttura sfondo di sapore classicheggiante e il concretizzarsi formale della materia allusivo-simbolica.
Ciro Ruju
