Antonio Borrelli, nato a Napoli nel 1928.
Dopo un periodo di attività in Cina – Hong Kong – si è stabilito in Italia. Insegna all’Istituto d’Arte, vive e lavora a Napoli in Via della Solitaria.
Partecipa attivamente alle più Importanti Mostre Nazionali e tra quelle degli
ultimi anni citiamo:
1960 Firenze – Mostra Mercato
1962 Internazionale di Scultura • Città di Carrara •
1963-65 Gubbio – Biennale d’Arte del Metallo
1963 Napoli – Mostra Nazionale Premio Porto di Napoli
1964 Roma – Personale di disegni – Galleria Terzo Mondo
1964 Arezzo – Mostra delle Medaglie Contemporanee
1965 Padova – Biennale Internazionale del Bronzetto
1965-66 Napoli – 3ª e 4ª Rassegna Napoli-Campania
1965 Roma – IX Quadriennale d’Arte
1966 Napoli – Rassegna documenti • Proposta 66 •
1966 Mantova – Premio Suzzara
1967 Gubbio – IV Biennale d’Arte del Metallo
1967 Napoli – 13 pittori + 7 scultori – Galleria S. Carlo
1967 Carrara – V Biennale Internazionale di Scultura
1967 S. G. Cremano – Arte Grafica Napoli Oggi
1968 Capua – Arte in Campania – Ricognizione 68
1968 Napoli – 3ª Rassegna d’Arte del Mezzogiorno – Palazzo Reale
1968 Legnano – IV Mostra Internazionale di Scultura all”Aperto – Fond.Pagani 1968 Torino – 126ª Esposizione Quadriennale Nazionale Arti Figurative
1968 Suzzara – XXI Mostra Nazionale Premio Suzzara
1969 Bologna – Proposta per una Manifestazione Incontro Esposizione Museo Civico
1969 Napoli – “Rapporto 1” dal Sud • Club d’Arte – • L’Incontro •.
Hanno scritto di lui:
Di Genova, Bonito Oliva – C. Barbieri – D. Micacchi – C. Ruju – D. Morosini – F. Menna – A. Del Guercio – P. Ricci – M. Valsecchi.
NOTE CRITICHE
“… Borrelli è presente con una delle sue strutture continue in metallo che rivelano una sensibilità attenta e una rimarchevole intelligenza critica …”. (Filiberto Menna)
“… Borrelli con pazienti saldature di lastre, lamelle e tondini rende un omaggio fantastico a macchine e motori…”. (Mario Valsecchi)
“… Su un piano diverso opera Antonio Borrelli, le cui ricerche spazio-strutturali approdano con inaspettata evidenza al mondo delle immagini totemiche orientali; e non a caso, del resto, poiché il Borrelli è vissuto per un certo tempo in Cina …”. (Paolo Ricci)
“… L’artista ha una visione animistica delle cose, poiché propone degli oggetti, che oltre la compattezza al suolo, dovuta ad un loro peso materiale, hanno un loro pneuma all’interno. Nel nuovo oggetto così proposto da Borrelli fermenta un senso, non riscontrabile
nell’oggetto seriale, della individualità, inteso come doppia tensione che da una parte si pone come estroversione verso la realtà e dall’altra come ripiegamento del soggetto-oggetto dentro di sè. E’ questo doppio movimento, che ha acquistato l’oggetto estetico, a denotare la mediazione tra l’individuo e la civiltà tecnologica”.
Achille Bonito Oliva