Addio ad Antonio Borrelli, scultore, orafo e disegnatore.
Aveva attraversato con passione tutti i fermenti artistici e politici del ‘900 e fatto parte della commissione cultura del Pci.
Si è spento a Napoli lo scultore, orafo e disegnatore Antonio Borrelli, classe 1928, aveva attraversato con passione tutti i fermenti artistici e politici del ‘900. A darne l’annuncio il figlio Francesco Emilio, i funerali con rito laico si terranno questo pomeriggio, mercoledì 12 febbraio alle 16,30 presso il complesso monumentale di piazza Santa Maria La Nova.
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Una vita tra l’arte, l’insegnamento all’Accademia di Belle Arti di Napoli e lo slancio etico per la politica. Non ancora ventenne, subito dopo la guerra, aveva cominciato la sua avventura in Cina come disegnatore e decoratore tornato a Napoli continua la sua formazione all’istituto d’Arte Palizzi prima come allievo, poi come maestro orafo e scultore e successivamente con la cattedra all’Accademia di Belle Arti dove ha insegnato per 21 anni.
LE OPERE – Tra le sue opere gli Arredi per S. Maria della Consolazione a Posillipo (oggi completamente smantellata) e, nel 1976/77, una grande scultura per il Circolo Didattico Villanova a Napoli, e opere di amore per l’Arte antica, quali il restauro del Tabernacolo del ‘600 della Basilica di Piedigrotta e la fusione in bronzo delle piastrelle di avorio del Duomo di Salerno (di cui aveva fatto i calchi negli anni giovanili), altri lavori pubblici, alla cattedrale di Venosa (1989-90) e per il Palazzo di Giustizia di Palmi (1997) Borrelli conduce anche un’attività di medaglista oltre che di orafo (tra gli altri, l’incarico nel 1961 per una medaglia celebrativa in onore di Amedeo Maiuri e, nel 1992, per una medaglia al Pontefice Giovanni Paolo II).
LA POLITICA – L’impegno e la passione anche per la politica portarono Antonio Borrelli a far parte della Commissione culturale del PCI e ad occuparsi come segretario nazionale della Federazione Lavoratori Arti Visive della CGIL. Dopo aver lasciato l’insegnamento all’ Accademia nel 1988, ha proseguito la sua attività artistica nel suo atelier napoletano alle spalle di Piazza del Plebiscito. Nel 2009, ha ricevuto il Premio Fraternità Città di Benevento e, nel 2012, il Premio Mediterraneo – Arte e Creatività.
Rocco Sessa, Corriere del Mezzogiorno
